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Ambiente e Riciclo

divano_sugheri"Dalla buona conservazione del Pianeta dipendono i servizi vitali alla nostra stessa sopravvivenza. L’acqua, l’aria, il cibo e le materie prime che la natura ci offre sono, infatti, strettamente legati allo stato di salute dell’ambiente. Ma poco e nulla è stato fatto per fermare la perdita di biodiversità, che prosegue a ritmi allarmanti, con conseguenze gravi anche dal punto di vista economico. Non intervenire subito potrebbe costarci addirittura il 7% del PIL globale entro il 2050”.

Fonte (legambiente.it)

For Calabria intende prodigarsi per valorizzare e tutelare l’inestimabile patrimonio naturale calabrese, capace di fornire risposte in termini di qualità del vivere e di occupazione.

                                    L'importanza del Riciclo

riciclo-creativo-green-designIl riciclo permette il risparmio di risorse naturali, riduce l'uso di energia e le emissioni in atmosfera, e riduce il prelievo di materie prime per unità di merce. I rifiuti, per poter essere riciclati, devono essere raccolti in modo differenziato, separando con attenzione e cura i diversi materiali; l'efficienza del riciclo dipende, oltre che dalle capacità dei riciclatori, dalle caratteristiche con cui sono progettati gli imballaggi e dalla qualità della raccolta differenziata. Quanto più i materiali sono ben selezionati, tanto più le materie seconde risultano analoghe alle materie prime.

Riciclare carta e cartone, legno, plastica, metalli e vetro consente di risparmiare enormi quantità di materie prime, la maggior parte delle quali l'Italia non produce e deve, di conseguenza, importare. Ma il risparmio più importante è sicuramente quello sull'ambiente: la raccolta differenziata è una risorsa importante da cui possiamo ricavare materiali preziosi ed economicamente indispensabile.
                                        Il Riciclo Creativo

riciclare-vecchie-lampadine_fioriFor Calabria crede fortemente nel Riciclo Creativo come risposta intelligente per contrastare l'eccessiva produzione di spazzatura che rischia di compromettere notevolmente il nostro ambiente...

A Tacarigua de la Laguna la chiamano "materia prima secondaria". Noi li definiamo rifiuti e come tali li gettiamo via. Eppure, se a monte della raccolta differenziata, pensassimo ad un riciclo creativo, potremmo fornire una risposta alternativa all'eccessiva produzione di spazzatura.

Il riciclo è nobile. Stiamo bene psicologicamente quando sappiamo che sin dalle nostre pattumiere domestiche quel dividere alluminio, vetro, plastica e pvc non è uno sfiancante selezionare e differenziare, ma una sorta di grido di battaglia in difesa dell'ambiente.

Resta però un fatto: ne produciamo sempre troppa di questa spazzatura, per quanto attento sia il nostro differenziare e per quanto etico sia il nostro approccio verso gli ecosistemi. Allora, se in casa si toccano comunque picchi notevoli di roba accumulata, se si ha un

a coscienza ecologica particolarmente spiccata e se si possiede una discreta dose di fantasia e creatività, ecco quindi che si hanno anche gli strumenti per ridurre sensibilmente il proprio bagaglio di rifiuti.

Esiste questa cosa curiosa, relativamente nuova ed abbastanza geniale chiamata Riciclo creativo. Se a monte della differenziata si pensasse a quanto ancora hanno da dirci quell'involucro, quella bottiglia, quell'elettrodomestico che vorremmo smaltire, avremmo sacchetti di spazzatura più leggeri. Potremmo addirittura non averne affatto.

Il riciclaggio artistico, o creativo che dir si voglia, non è pura e semplice arte d'accatto, ma un vero e proprio stile di vita che ha come scopo quello di ridurre l'impronta ambientale di chi lo abbraccia; un simpatico intrattenimento per i bambini che da un lato imparano ad acquisire una coscienza ecologia e dall'altro allenano il cervello, divertendosi.

Dietro una bottiglia di plastica o di vetro esiste un mondo fantastico che noi nemmeno immaginiamo. In Thailandia, ad esempio, il tempio buddhista di Wat Pa Maha Chedi Kaew, a 600 Km da Bangkog, conosciuto come Wat Lan Kuad, che significa più o meno "Tempio del Milione di Bottiglie" è costruito con le bottiglie vuote e le decorazioni sono state composte utilizzando i tappi.

Allora perché non provarci, ognuno nel proprio piccolo, ad andare oltre la raccolta differenziata, a dare un senso nuovo ai rifiuti, a non chiamarli spazzatura che in sé ha il nocciolo della cosa inutile, inservibile, ma, come fanno le donne di Tacarigua de la Laguna, in Venezuela, "materia prima secondaria",da cui si può ancora trarre qualcosa di buono.

Fonte: (schiavieservi.com)

 

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